Docu Film

Piero Pelù - Rumore dentro

Regia:
Francesco Fei
Orari:
11.11

Durata:
90 m .
Trama:

Ha inizio con un ronzio persistente il film di Francesco Fei: un disturbo uditivo invasivo e menomante, destinato a ritornare sotto varie forme in Rumore dentro, documentario dedicato a Piero Pelù, ex frontman dei Litfiba, band simbolo del rock italiano dagli anni Ottanta in avanti. Non sappiamo se fosse un'idea originaria, ma certo è che, a conclusione del film, "acufene" risulta essere la parola pronunciata più volte dal protagonista. È una condizione fisica concreta, ma anche il perno metaforico di un racconto: la difficoltà di convivere con un suono interiore che non si spegne mai, e che per un musicista abituato a vivere di decibel, energia e volume è una condanna difficile da accettare.

Pelù si presenta così vulnerabile come mai prima d'ora, quasi costretto dalle circostanze a rallentare, a scendere a patti con l'irreversibilità del tempo e con i limiti di un corpo che ha dato tutto alla musica.

Eppure, non si tratta di un percorso di rinuncia: piuttosto, di ridefinizione. Il cantante cerca rifugio in quelle certezze spirituali che negli ultimi anni hanno accompagnato il suo cammino - come la devozione a Santa Sarah, protettrice delle comunità sinti e rom - e ritrova nella memoria un'ancora di senso.

Il documentario alterna riflessioni intime a un viaggio fisico e simbolico tra i luoghi della sua formazione, Firenze e Massa, le città che lo hanno cresciuto e che custodiscono le radici dei Litfiba. Vecchi Super 8 e VHS riemergono insieme a compagni di strada come Ghigo Renzulli e Gianni Maroccolo, riportando in vita la stagione più dirompente della band, tra concerti in una Leningrado ancora sovietica e palchi italiani attraversati da un'energia figlia della new wave di inizio anni '80. Quella fase folle e felice non viene raccontata con nostalgia sterile, ma come riserva vitale a cui tornare nei momenti di difficoltà.

Parallelamente, il pensiero di Pelù si apre al mondo, dalla dimensione privata a quella collettiva. Se Marrakesh diventa luogo di rigenerazione, il contatto con Emergency e la riflessione sui fronti di guerra attuali mostrano un artista che non smette di interrogarsi sul senso politico e umano del fare musica. Il "rumore dentro", da esperienza individuale, si allarga così a metafora universale: il segnale costante di un malessere che non riguarda solo Pelù, ma un'epoca intera, assediata da conflitti, incomunicabilità, solitudine.